Il maestro dell’infinito: M.C. Escher (Dutch, 1898 - 1972) - Bond of Union (1956) - Lithograph on wove paper

Un altro aspetto che ci piace moltissimo guardare quando iniziamo un nuovo lavoro è quello di riuscire a cogliere “l’elemento” che sta tra la percezione visiva e il paradosso della logica: la prospettiva. Ritenendo infatti che sia impossibile comprendere e conoscere l’infinitamente grande, semmai solo immaginarlo, consideriamo indispensabile imparare a “cambiare prospettiva”, cercando di osservare le cose che ci appaiono, non soltanto in un altro modo, ma con un punto di vista differente. Giocando quindi con la prospettiva, le line e le curve, proprio come insegna la street art, riusciamo a "mischiare" invenzione e sensazione, fantasia e rigore, nel tentativo di far emergere la bellezza irregolare della regolarità: la realtà umana.

 

“Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”.

(Maurits Cornelis Escher)