Secondo un sondaggio realizzato da Skyscannner, sito leader nella ricerca di voli aerei, soltanto un turista su 20 invia a parenti e amici una cartolina dal luogo di vacanza. A sostituirla sono foto e video spediti via mail o attraverso i social network. È la fine di un’era.

 

Ma quando è cominciata la storia delle cartoline?
Inizialmente le cartoline vennero utilizzate per brevi comunicazioni, nell’intento di sostituire le forme di corrispondenza tradizionali, a tariffa più alta. La prima cartolina postale fu la Correspondenz-Karte, emessa dalle poste austriache il 1° ottobre 1869. La inventò un professore di Economia, Herrmann Emmanuel dell’accademia militare di Wiener Stadt.

Come erano fatte le prime cartoline postali?

Si trattava di cartoncini color avorio. Su un lato c’era lo spazio per l’indirizzo del destinatario e per affiggere il francobollo, mentre l’altro conteneva il messaggio che non doveva superare le venti parole.

Quando nascono le cartoline illustrate?
La cartolina postale, non dovendo viaggiare in busta chiusa, segnò una autentica rivoluzione nel servizio postale. Fatto che, nel giro di pochi anni, portò all’affermazione delle cartoline illustrate, decorate con disegni, figure e loghi. La loro comparsa avvenne in Francia, nel 1870, per merito del libraio Besrnardeau de Sillé-le-Guillaume. Fu lui il primo ad avere l’idea dei cartoncini con illustrazione che, dal 1891, grazie a un altro francese, Dominique Piazza, iniziarono a riportare anche fotografie. Potevano essere emesse da enti o istituzioni pubbliche, oppure da privati, a scopo pubblicitario oppure a ricordo di grandi eventi storici.

E le cartoline dedicate a città e località turistiche?
Dal 1872 le cartoline illustrate vennero utilizzate per sponsorizzare le bellezze artistiche e naturali di un luogo: capitali, zone marittime e di montagna. Il primo Paese ad adottarle fu la Svizzera, grazie all’idea del tedesco Franz Borich. Un’invenzione di successo, imitata in tutto il mondo.

In Italia quando iniziarono a circolare le cartoline?
Il 1° gennaio 1874 iniziò a circolare anche nel nostro Paese la Cartolina postale di Stato. Il costo, rimasto tale fino al 1919, era di 10 centesimi per città e dintorni, 5 per le zone più lontane. Sul cartoncino era apposta l’effigie del Re. I privati, dietro il pagamento di un prezzo maggiorato, potevano personalizzarla con disegni e fotografie. Oggi la tariffa dei francobolli da cartolina è standard: 70 centesimi per l’Italia e 85 per i Paesi europei.

Quale fu il periodo d’oro delle cartoline?
Dalla loro nascita, fino ai primi anni del Novecento, le cartoline illustrate ebbero una grandissima diffusione. Nel 1899, Venezia ospitò anche una Esposizione internazionale di cartoline postali illustrate.

Quando è cominciato il declino delle cartoline?
Poste Italiane non è in grado di quantificare il traffico periodico di cartoline rispetto agli altri tipi di corrispondenza. È certo, però, che a partire dalla fine degli anni Novanta l’uso della carta per scambiarsi saluti o auguri è stato a poco a poco soppiantato da sms e email, relegando lettere e cartoline a mezzi di comunicazione a un passato sempre più lontano.

Oggi, quando si parla di cartoline, a cosa si fa riferimento?
Da qualche anno è tornato di moda utilizzare le cartoline a scopo promozionale, le «promocard», distribuite nei negozi e per strada. Si tratta di flyer, piccoli manifesti pubblicitari, che richiamano per grammatura e dimensione le cartoline, ma che sono prive dello spazio per l’affrancatura e per l’indirizzo del destinatario.

Quanti sono in Italia i collezionisti di cartoline?
Circa 20 mila. La maggior parte sono uomini, dai 50 anni in su. È l’identikit che fa Francesco Balducci, presidente dell’Apac, l’Associazione piemontese amatori cartoline. Nata nel 1986 a Torino, è l’unica associazione italiana che include solo ed esclusivamente collezionisti di cartoline. Ne fanno parte 150 soci.

Quali sono e quanto costano le cartoline più rare?
Tra le cartoline più ricercate ci sono quelle realizzate dagli illustratori francesi a inizio Novecento e quelle di propaganda politica risalenti al periodo della Repubblica sociale italiana. La base d’asta si aggira attualmente intorno ai tre, quattro mila euro.

Esiste una capitale italiana delle cartoline?
Sì, è Isera, comune di 2500 abitanti in provincia di Trento, dove negli Anni Ottanta è nato il Museo della Cartolina «Salvatore Nuvoli». Fondatore è suo figlio Carmelo, collezionista. Il museo raccoglie oltre 35 mila cartoline di tutti i tipi. Tra i soggetti: la Prima guerra mondiale, l’impero austro-ungarico, la satira politica, gli avvenimenti rinascimentali, l’insurrezione tirolese, le più note località turistiche del Trentino e dell’Alto Adige.

A CURA DI LORENZA CASTAGNERI

 

C'era una volta la cartolina, ora dalle vacanze si manda un tweet